Opera in vetrina
Da “I Colori dell’Anima”:
C’è un Werther Morigi “viaggiatore” che prende il treno e scorrazza in lungo e in largo per l’Europa “cittadino del mondo per elezione”, per dirla col Carrà, per rendersi conto personalmente di chi e di che cosa ci sia lontano da casa sua. C’è, poi, un Werther Morigi “viandante” che, a cavallo della sua bicicletta o “pedibus calcantibus” (cordiale era la sua avversione per le quattro ruote), vaga, a qualunque ora e con qualsiasi meteo, per rintracciare i “siti esclusivi” che la sua terra natale, copiosa e multi-varia, offre ai suoi occhi incantati. E c’è, infine, un Werther Morigi “intimista” che, di quando in quando, assalito da inquietudine escatologica, si raccoglie in se stesso ed esplorando nel magma di confuse memorie ancestrali, si interroga sul significato della vita. Tre momenti che potrebbero riferirsi a un uomo qualsiasi.
Ariosto Gheller